Creare moda inclusiva: guida al lancio di una linea per taglie curvy

Articolo scritto da:
Corrado Manenti
Aiutaci a far girare la voce!
Condividi questo articolo:

Nel mondo della moda, un movimento sta prendendo sempre più piede: quello della moda inclusiva. Le sfilate e le campagne editoriali spingono sempre più verso l’inclusività, ampliando la rappresentazione delle diverse taglie, ma l’acquisto di capi plus size resta spesso un percorso ad ostacoli. 

In questo articolo, ci concentreremo su come lanciare con successo un brand di moda dedicato alle taglie curvy, un segmento di mercato in cui puoi fare davvero la differenza ed essere di ispirazione!

Io sono Corrado Manenti e sarò la tua guida attraverso i passaggi cruciali per sviluppare un brand che non si limiti a rispecchiare i valori di inclusività, ma che sia anche desiderato da un vasto pubblico.

Esploreremo insieme le dinamiche di questo settore in crescita, le figure chiave e come creare pezzi che siano allo stesso tempo alla moda, funzionali e rappresentativi.

Se è il primo articolo che leggi benvenuto su Be A Designer: la casa degli stilisti emergenti e di chiunque voglia diventare imprenditore nella moda.

Siamo un team di creativi specializzati nella creazioni di nuove linee di prodotto e di quello che diventerà a tutti gli effetti il tuo brand di moda!

In questi ultimi anni ho lavorato su tantissime tipologie di prodotto: ogni segmento di mercato ha infatti delle peculiarità uniche che ne definiscono in parte sia il tipo di prodotto che si andrà a realizzare sia la forma e le tempistiche che avrà il nostro business. 

Moda per donne curvy: le introvabili taglie plus size

Man mano che la moda si trasforma nuovi trend si susseguono e si impongono ogni giorno, e restare al passo è sempre più una sfida quotidiana. 

Ma se è vero che diversi marchi di abbigliamento sposano il trend del body positivity, troppo spesso il loro impegno si limita a campagne di marketing senza tradursi in un reale aumento dell’accessibilità e della varietà di capi disponibili per tutte le taglie.

Cinque donne in abiti floreali, incarnazione della moda inclusiva, sono in piedi, vicine l'una all'altra, circondate da fiori colorati sotto un cielo azzurro e terso.

Vestibilità curvy: sfide e opportunità

Le immagini degli e-commerce, soprattutto quelle dei brand di lusso e dei top retailer, raccontano una storia completamente diversa rispetto alle campagne pubblicitarie e alle sfilate.

È raro vedere corpi che si discostano dagli standard tradizionali nelle foto su sfondo bianco, con il volto della modella tagliato e i macro dettagli sui capi. 

Il motivo è semplice: nei grandi brand, i team creativi si concentrano sulle operazioni di comunicazione più strategiche, come le sfilate e le campagne, mentre le immagini per l’e-commerce vengono gestite da un team tecnico, focalizzato sulla resa ottimale dei capi attraverso luci e pose.

moda inclusiva

Inoltre, i capi fotografati appartengono al campionario, una collezione creata per usi interni come shooting, red carpet e servizi editoriali. Questo campionario è realizzato in una taglia standard (solitamente una 40), e le modelle selezionate devono adattarsi a queste misure

Produrre capi extra per rappresentare fisicità diverse comporterebbe un costo aggiuntivo che, sebbene minimo per i grandi brand, solo pochi hanno finora deciso di affrontare.

Paradossalmente, sono i brand del fast fashion a essere più avanti sul fronte della rappresentazione. I più noti OVS, H&M, Mango e ASOS hanno adottato un’immagine apparentemente attenta all’inclusività, accompagnando le loro ampie collezioni con linee dedicate sulla scia del kidswear e premaman.

Il risultato? Prodotti che molto spesso non valorizzano i corpi curvy perchè sono originariamente pensati per delle taglie “standard”.

Anche il segmento dei mid-brands resta ancorato a un’estetica tradizionale e a una rappresentazione prevalentemente magra, lasciando un vuoto nel mercato che attende di essere colmato.

Ma proprio qui si apre un’opportunità concreta per il tuo brand! Il 2025 è l’anno perfetto per ridefinire la moda curvy, trasformandola da semplice tendenza a pilastro fondante di un brand capace di offrire una rappresentazione autentica e inclusiva.

Chi sceglie di investire in un design che valorizza davvero la diversità dei corpi non solo risponde a una richiesta sempre più forte del mercato, ma ha la possibilità di distinguersi con un’identità unica e rivoluzionaria. 

Se hai pensato di creare un brand di moda per donne curvy che non sia soltanto inclusivo ma anche iconico, cool e fresco sei nel posto giusto.

La nostra avventura inizia da qui, pronti a fare la differenza?

Cos’è la moda inclusiva? 

Pensata per tutti i corpi, la moda inclusiva  risponde a un effettivo bisogno: non si tratta solo di creare vestiti, ma di ripensare il modo in cui la moda accoglie e valorizza tutte le persone, indipendentemente da genere, taglia, abilità fisiche o background culturale. 

moda inclusiva - Creare moda inclusiva: guida al lancio di una linea per taglie curvy - 1

La moda inclusiva, infatti, è un movimento verso una rappresentazione più equa e veritiera della società nella sua complessità. È come se la moda dicesse: “Ehi, sei fantastico così come sei!”

Negli ultimi anni, il concetto di moda inclusiva è diventato sempre più rilevante nel settore del fashion design. Integrare il valore dell’inclusività nelle proprie collezioni significa aprire le porte a un mercato più ampio e a un design più etico e responsabile.

Ma da dove nasce questa esigenza? E come si è evoluta nel tempo? 

 

Moda inclusiva: la sua origine e l’evoluzione 

Le piattaforme come Instagram e TikTok hanno dato visibilità a modelli e influencer con corpi diversi dai classici standard dell’industria. Questo ha costretto i brand a ripensare le loro strategie, introducendo modelle curvy, campagne inclusive e collaborazioni con attivisti del settore.

Ma la moda inclusiva ha radici più profonde di quanto si pensi: nata come risposta a un’industria che per decenni ha imposto canoni estetici rigidi e poco rappresentativi. In passato, le donne curvy erano relegate a collezioni poco curate, con capi oversize privi di struttura e stile. 

Vale allora la pena avere in mente le diverse tappe e battaglie della body inclusivity, per compiere una rivoluzione che non sia una semplice operazione di marketing:

  • Anni ’60-’80: le prime richieste di inclusività
    Negli anni ’60, con la diffusione del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti e la nascita del femminismo di seconda ondata, la moda ha iniziato a essere vista come uno strumento politico. Le donne iniziarono a rifiutare capi costrittivi come i corsetti e a rivendicare un abbigliamento più funzionale e libero. 
  • Anni ’90-2000: il dibattito sulla body positivity e la moda adattiva
    Durante gli anni ’90 il dibattito sulla rappresentazione dei corpi si è intensificato. La moda plus-size ha iniziato a trovare un piccolo spazio nel mercato, anche se spesso relegata a collezioni separate. Parallelamente, il design adattivo – ovvero l’abbigliamento pensato per persone con disabilità – ha iniziato a emergere come un settore di nicchia.

    Negli anni 2000, la crescente sensibilità verso le questioni di genere e disabilità ha portato alcuni brand a sperimentare con capi più accessibili, ma l’inclusività era ancora un concetto lontano dall’essere mainstream.

  • L’evoluzione della moda inclusiva fino ad oggi
    Negli ultimi 20 anni, la moda inclusiva ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Grazie a internet e ai social media, le voci delle comunità marginalizzate hanno trovato maggiore risonanza, spingendo i brand a rispondere a nuove esigenze di rappresentazione e accessibilità.
moda inclusiva

La moda inclusiva non è passeggera: dati di mercato e proiezioni per il futuro

Il segmento plus size è innanzitutto un mercato in espansione: la crescente sensibilità per i temi dell’inclusività e della rappresentazione ha aperto una straordinaria opportunità per i designer di fare una differenza tangibile nel settore dell’abbigliamento.

I dati di mercato sono promettenti: secondo le ultime ricerche di Allied Market Research, il settore della plus-size fashion supererà i 700 miliardi di dollari entro il 2030. 

Per gli aspiranti designer, il 2025 è il momento ideale per innovare e contribuire a un futuro più inclusivo. 

(Fonti: Allied Market Research)

Non solo collezioni special e limited edition: molte donne sognano una moda curvy permanente che rispecchi quella più raffinata e sofisticata.

Immaginate di creare collezioni che non solo seguono le tendenze, ma che sono anche pensate per valorizzare le forme curvy. Sarà un viaggio creativo incredibile, dove potete esplorare stili, tessuti e colori che esaltano la figura.

Con l’inclusività come mantra, il vostro brand potrebbe davvero fare la differenza. Non abbiate paura di osare, di sperimentare e di portare freschezza nel mercato.

Il vostro talento può aiutare a cambiare le regole del gioco e mandare un chiaro messaggio all’industria: l’inclusività non può essere solo una tendenza passeggera, ma una trasformazione concreta su cui costruire il futuro della moda.

Metodo BAD: un Approccio Innovativo per creare il tuo brand

Il mio metodo BAD nasce da un principio chiave: un buon prodotto di design deve sempre raccontare una storia.

Questa visione si integra perfettamente con la moda inclusiva, in cui ogni capo non è solo un indumento, ma un simbolo di identità, espressione personale e celebrazione della diversità.

Con BAD, aiuto i designer a guardare oltre il prodotto, spingendoli a creare brand autentici che abbraccino tutte le persone e parlino direttamente al loro cuore.

Per chi è interessato a entrare in questo settore ricco di potenziale, offriamo due possibilità principali:

Approccio Fai-da-Te: Sperimentare direttamente la creazione di una linea di abbigliamento curvy, immergendosi nelle dinamiche di progettazione, produzione e marketing necessarie per realizzare e vendere collezioni che parlano a un pubblico ampio e diversificato.

Collaborazione: Unire le forze con professionisti del settore per portare avanti la visione del tuo brand, trasformando le tue idee in collezioni che non solo rispondano alle esigenze di un mercato in espansione ma che siano anche all’avanguardia in termini di stile, qualità e inclusività.

La nostra missione è di dimostrare che la moda può e deve essere per tutti. Utilizzando il nostro strumento, il Fashion Business Designer™, intendiamo semplificare questo processo, rendendo la creazione di una linea per taglie curvy non solo possibile ma anche un’esperienza gratificante e di successo.

Dall’Idea alla Realizzazione: 5 passi per costruire la tua linea curvy

 
  • I miei capi offrono comfort e supporto senza sacrificare lo stile?
  • La moda inclusiva è più costosa da produrre?
  • Come dobbiamo organizzare il nostro business per vendere e distribuire il nostro prodotto?
Due stilisti lavorano a un tavolo con strumenti da cucito e carta, concentrandosi su schizzi dettagliati di modelli di moda inclusiva per un abito su una lavagna lì vicino.

 

Queste sono solo alcune delle domande che esploreremo per comprendere come possiamo creare un brand di moda per taglie curvy.

Il primo passo è definire un’identità chiara per il brandqual è il messaggio che vuoi trasmettere? Eleganza, streetwear, casual o activewear? Ogni scelta influenzerà materiali, vestibilità e comunicazione.

Una volta chiaro l’obiettivo, si passa alla progettazione, dove la creatività incontra la funzionalità.

I colori, i tessuti e i modelli devono essere non solo trendy, ma anche studiati per garantire comfort e vestibilità perfetta. Sperimentare è fondamentale, e il feedback delle donne curvy è una risorsa preziosa per migliorare ogni dettaglio. 

Essenziale è approfondire la ricerca sulle esigenze del target. Le donne curvy non hanno tutte la stessa forma del corpo, quindi è fondamentale progettare modelli che rispettino la diversità delle silhouette. 

Studiare il fitting, scegliere tessuti confortevoli e strutturati, curare dettagli come elastici strategici, tagli studiati e cuciture rinforzate può fare la differenza tra un capo che veste bene e uno che valorizza davvero chi lo indossa.

 

moda inclusiva

La prototipazione è un momento chiave: realizzare campioni su diverse tipologie di corpi aiuta a perfezionare i modelli prima della produzione su larga scala. 

Infine, la comunicazione deve essere coerente con la filosofia inclusiva del brand: dalle campagne pubblicitarie ai social media, è importante rappresentare la bellezza in tutte le sue forme, scegliendo modelli autentici e promuovendo un dialogo aperto con la community.

Una linea curvy di successo non è solo una collezione di vestiti, ma un’opportunità per riscrivere le regole della moda e dare voce a chi finora è stato escluso.

Il lancio della collezione è il momento in cui tutto il lavoro trova il suo senso. Vedere le donne indossare i capi e sentirsi sicure e rappresentate è la vera soddisfazione. Dall’idea alla realizzazione, è un viaggio fatto di studio, passione e attenzione ai dettagli, ma che vale ogni sforzo!

Moda inclusiva: lo shopping curvy

Grazie al supporto dell’ufficio stile di Be A Designer, i vostri sogni più audaci possono prendere forma, trasformandosi in capi che non solo vi distinguono per stile, ma potrebbero persino dare quel tocco in più per conquistare un vantaggio strategico. 

Se la moda seguisse un’unica melodia sarebbe una noia assicurata. La nostra missione insieme a te è abbattere i limiti imposti dalle taglie standard e valorizzare la diversità in tutte le sue forme. 

Chi ha detto che la moda curvy non può essere stilosa? Per troppo tempo, i brand hanno proposto alle donne formose capi oversize, privi di forma e personalità, come se vestire una taglia in più significasse rinunciare allo stile.

Nella creazione del tuo brand dovrai distinguere fra taglie calibrate e conformate. 

Le taglie calibrate mantengono le stesse proporzioni delle taglie standard, semplicemente in misure più ampie, mentre le taglie conformate sono progettate per adattarsi alle forme del corpo, rispettandone le proporzioni naturali e garantendo una vestibilità più armoniosa.

Progettare abiti per donne curvy infatti non significa semplicemente ingrandire le taglie standard, ma creare capi pensati per valorizzare le diverse proporzioni del corpo. Le taglie conformate rispondono proprio a questa esigenza.

Troppe volte le collezioni plus-size hanno proposto modelli poco strutturati o oversize, senza considerare che ogni fisico ha peculiarità uniche: chi ha fianchi più pronunciati, chi una vita più segnata, chi spalle più strette. 

Design innovativo, vestibilità perfetta e attenzione alla diversità delle silhouette saranno le tue parole guida per vestire con stile le donne curvy. 

Quali sono le misure di una donna curvy?

Quando parliamo di misure curvy, il primo pensiero va a quelle silhouette che sfidano gli standard di bellezza tradizionali, ma il mondo delle taglie curvy è spesso avvolto da confusione. Se indossi una 44 ma hai una corporatura morbida e una statura non particolarmente alta, rientri effettivamente nella moda curvy? In Italia, per esempio, le taglie curvy partono generalmente dalla 46 in su.

Questa distinzione dipende dalla disponibilità dei capi nei negozi fisici e online. Un jeans o un abito taglia 44 sono facilmente reperibili nelle collezioni standard, mentre trovare una 48 o una 50 diventa più complesso. È proprio qui che entra in gioco la moda curvy, con collezioni dedicate alle fisicità più morbide e brand specializzati come Elena Mirò o Gaia Life.

Nei brand plus-size, le taglie sono determinate in base alle misure antropometriche del corpo, ovvero:

  • Circonferenza del seno
  • Girovita
  • Fianchi
  • Spalle

Infine, quando si acquistano capi all’estero, è essenziale consultare una tabella di conversione per orientarsi tra le diverse scale di misurazione (americana, francese, spagnola o inglese) e trovare la taglia perfetta per il proprio corpo.

Uno strumento che possiamo considerare come oggettivo, ma teniamo a mente che le misure variano da persona a persone, quindi non esiste per tutto una formula magica.

TagliaCm circonferenza SenoCm circonferenza Fianchi
46120 – 124120 – 130
48124 – 128125 – 135
50128 – 132130 – 140
52132 – 138135 – 145

(fonte https://donnacurvy.com/blog/guida-alle-taglie-chiariamo-un-po–b19.html)

Per questo la prototipazione è un momento chiave: realizzare campioni su diverse tipologie di corpi aiuta a perfezionare i modelli prima della produzione su larga scala. 

 

taglie comode

Ciò comporta la progettazione di capi pensati appositamente per adattarsi, valorizzare e celebrare corpi diversi, rompendo gli stereotipi che per troppo tempo hanno dominato il settore della moda.

Qui la magia prende vita! Non basta offrire qualche taglia in più, ma servono vestibilità diverse, tessuti strutturati e dettagli tecnici studiati per esaltare e sostenere le curve. Se il fitting è perfetto, l’esperienza d’acquisto diventa più inclusiva e soddisfacente. Ogni corpo è una tela e la moda dovrebbe essere uno strumento per l’autoespressione, non una limitazione.

Guida alla conversione delle taglie straniere

Come già accennato, quando si lavora nel fashion design, conoscere le differenze tra le taglie internazionali è fondamentale, soprattutto se si intende creare una linea curvy destinata a mercati esteri.

La vestibilità dei brand americani, ad esempio, tende ad essere più ampia rispetto a quella italiana, e saper convertire correttamente le misure può fare la differenza nella progettazione dei tuoi capi.

Ecco una regola semplice per la conversione di abiti, cappotti e giacche: per ottenere la corrispondenza americana di una taglia italiana, basta sottrarre 10. Ad esempio, una 46 italiana equivale a una 36 USA, mentre una 48 italiana corrisponde a una 38 USA e così via. 

Per tutti gli altri capi ti basta seguire queste indicazioni:

  • Pantaloni: Per ottenere la taglia americana, sottrai 16 alla taglia italiana. Ad esempio, una 46 italiana corrisponde a una 30 USA, mentre una 48 italiana sarà una 32 USA.
  • Maglie, top e camicie: L’operazione da fare è sottrarre 30. Se indossi una 50 italiana, la tua corrispondente americana sarà una 20 USA.
  • Taglie inglesi: Qui la formula cambia: per abiti, cappotti, camicie, top, maglie e giacche, basta sottrarre 32. Una 46 italiana diventa una 14 UK. Per i pantaloni, invece, una 46 italiana equivale a una 32/33 UK, una 48 a una 34/35 UK, e così via.
  • Taglie spagnole e francesi: In questo caso, la regola è semplicissima: sottrai 4. Quindi, se in Italia indossi una 46, la tua taglia spagnola o francese sarà una 42.
  • 💡 Pro Tip: La maggior parte dei brand e degli e-commerce fornisce tabelle di conversione ufficiali, essenziali per evitare errori e assicurare che i tuoi capi vestano alla perfezione ogni cliente, ovunque nel mondo. Studiare questi dettagli farà la differenza nel design della tua collezione curvy!

 

Moda inclusiva: un costo o un investimento nel futuro?

Ti sarai chiesto se la moda inclusiva sia più costosa da produrre? La risposta è sì… ma con una prospettiva completamente diversa. Non è solo una questione di costi, ma di valore

Creare moda per tutti significa andare oltre gli standard tradizionali, investire in materiali sostenibili, sviluppare tagli e modelli che si adattino a diverse fisicità e garantire processi produttivi più attenti ed etici. È una sfida? Certo. Ma è anche un’enorme opportunità.

Ogni capo di moda inclusiva non è solo tessuto e cuciture: è una dichiarazione di cambiamento, un simbolo di rappresentazione per chi è stato troppo a lungo escluso. 

Sì, come abbiamo visto la moda inclusiva può sembrare un investimento più impegnativo all’inizio anche per un brand di alta moda, ma il suo impatto va ben oltre il prezzo di produzione. 

La produzione di abbigliamento curvy richiede una scelta attenta dei materiali, poiché la vestibilità e il comfort sono elementi chiave per garantire capi che valorizzino ogni fisicità. I tessuti più richiesti includono:

  • il cotone elasticizzato
  • il jersey di alta qualità
  • la viscosa fluida

che offrono morbidezza, elasticità e un’ottima caduta sul corpo. Per capi più strutturati, si prediligono il denim stretch e il neoprene leggero, che modellano la silhouette senza costringerla.

Una pila ordinatamente disposta di tessuti vivaci nelle tonalità del rosso, arancione, giallo, azzurro, turchese e blu scuro su uno sfondo bianco immacolato riflette l'essenza della moda inclusiva.

L’utilizzo di tessuti elasticizzati e performanti, spesso certificati per il comfort e la sostenibilità, comporta un costo maggiore rispetto ai materiali tradizionali. Inoltre, la creazione di modelli adatti a più tipologie di corpi richiede uno sviluppo sartoriale più complesso e una maggiore quantità di tessuto per ogni capo. 

A questi fattori si aggiunge la necessità di sviluppare più taglie campione e di ottimizzare il fitting attraverso test su fisicità diverse, aumentando i costi di prototipazione e produzione.

Può sembrare un lavoro oneroso e affatto semplice, ma le tue clienti ti ringrazieranno: nessuno ha mai dedicato un brand alle taglie curvy come lo faresti tu, rendendo la moda inclusiva più di una semplice tendenza!

Da dove cominciare: creare un brand di abbigliamento inclusivo per donne curvy

Definisci la visione del tuo brand: ogni brand di successo nasce da una visione chiara. Chiediti: qual è la missione del mio marchio? Quale messaggio voglio trasmettere?
Il tuo brand vuole puntare su design sofisticati, su capi quotidiani perfetti per ogni occasione o su moda sostenibile? Avere una brand identity chiara ti aiuterà a prendere decisioni coerenti e a distinguerti nel mercato.

Conosci il tuo pubblico: capire chi sono le tue clienti è essenziale. Le donne curvy cercano abiti che valorizzino la loro fisicità, senza rinunciare a stile e comfort. Ma quali sono le loro vere esigenze? Cosa manca nell’attuale offerta di moda inclusiva? Analizza il mercato, fai sondaggi e ascolta la community curvy per scoprire cosa desiderano davvero. Più conosci il tuo target, più sarai in grado di creare capi che rispondano ai loro bisogni reali.

Costruisci un’identità visiva chiara: Il tuo brand deve comunicare inclusività, bellezza e sicurezza fin dal primo sguardo. Logo, colori, font e storytelling devono riflettere la tua filosofia e creare un legame emotivo con il pubblico. Una forte identità visiva ti aiuterà a essere riconoscibile e a posizionarti come punto di riferimento nella moda curvy.

Scegli e sviluppa i prodotti giusti: la selezione dei capi è il cuore del tuo brand. Punta su materiali di qualità, tagli studiati per esaltare ogni forma e dettagli che facciano sentire chi li indossa sicura di sé. Tessuti elasticizzati, linee strategiche e modelli adattabili alle diverse fisicità sono fondamentali per garantire una vestibilità impeccabile. Ricorda: la moda curvy non è solo una versione ingrandita delle taglie standard, ma richiede uno studio attento per valorizzare ogni silhouette.

Costruisci una strategia di marketing coinvolgente: Una volta creato il tuo brand e i tuoi prodotti, è il momento di farti conoscere. Usa i social media per raccontare la tua storia, mostra i tuoi capi su donne reali e crea una community autentica attorno al tuo marchio. Collabora con influencer curvy, sfrutta il content marketing e punta su campagne che celebrano la diversità per connetterti con il tuo pubblico in modo autentico.

Ricorda: creare un brand di moda inclusiva non è solo una scelta di business, ma un’opportunità per cambiare il settore e dare voce a una nuova idea di bellezza. Se hai la passione e la visione giusta, questo è il momento perfetto per iniziare. Perché la moda non dovrebbe mai escludere, ma celebrare ogni corpo. 

FAQ

Quali sono gli errori più comuni nel design di abbigliamento curvy?

Uno degli errori più frequenti è limitarsi a ingrandire le taglie standard, senza considerare che le proporzioni cambiano con il corpo. È essenziale lavorare su tagli strategici, materiali elasticizzati e strutturati e studiare la morfologia del corpo curvy, per garantire capi che valorizzino le forme senza sacrificare lo stile.

Quali strategie di design posso adottare per valorizzare le forme curvy?

Per creare capi che esaltino il corpo senza costringerlo, usa cuciture strategiche, drappeggi, pinces e giochi di volumi. Le linee diagonali e i tagli a impero aiutano a slanciare la figura, mentre tessuti sagomati e fasce elastiche possono modellare senza stringere. Il segreto è il bilanciamento tra comfort e stile!

Quali sono i migliori brand da studiare per ispirarsi?

Alcuni dei marchi più innovativi nella moda curvy e inclusiva sono Elena Mirò, Marina Rinaldi, ASOS Curve, Fashion Nova Curve ed Eloquii. Anche brand di lusso come Gucci, Versace e Christian Siriano stanno ampliando la loro offerta per abbracciare l’inclusività. Analizzare il loro lavoro può darti spunti preziosi per la tua collezione.

Come posso promuovere una linea di moda curvy in modo efficace?

Oltre ai canali tradizionali, sfrutta il potenziale di TikTok e Instagram, dove le community curvy e body-positive sono molto attive. Collabora con influencer curvy e plus-size, crea contenuti che mostrino la vestibilità dei tuoi capi su diversi tipi di corpo e punta su una comunicazione autentica e inclusiva.

Quali sono i trend futuri nella moda inclusiva?

Il futuro della moda curvy punta su personalizzazione e tecnologia. Il body scanning per capi su misura, la crescente attenzione alla sostenibilità e l’uso di intelligenza artificiale nel fashion design stanno rivoluzionando il settore. Essere aggiornati su queste innovazioni ti permetterà di distinguerti nel mercato.

Buona fortuna!

SE TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO SCRIVIMI UN COMMENTO QUA SOTTO E CONDIVIDILO, SARÀ UN PIACERE RISPONDERTI 😉

Vuoi entrare in un percorso innovativo insieme a me e altri studenti visionari dove partiremo alla conquista del mondo della moda? Fidati, Insieme nulla potrà fermarci nemmeno i costumi alla Borat!

ATTENZIONE!

Se hai letto questo articolo è perchè sei sicuramente un appassionato di moda,ma il vero motivo per cui leggi questi argomenti sul mio sito e non su una rivista di moda

è perché molto probabilmente da diverso tempo hai nel cassetto
l’idea di creare un tuo brand di moda.

Sono Corrado Manenti e ormai da più di 10 anni ho fondato il primo ufficio stile indipendente specializzato nell’ affiancare i designer emergenti nello sviluppo delle loro collezioni e nel loro percorso di auto imprenditorialità.

Se sei uno stilista o semplicemente un creativo e hai sempre sognato di realizzare una tua collezione di moda e venderla sei nel posto giusto!

Il 2025 sarà l’anno giusto per dar vita al tuo progetto?
Fissa una consulenza gratuita con me e valutiamo insieme il futuro del tuo progetto.

FISSA UNA CONSULENZA GRATUITA CON UN ESPERTO DEL MIO TEAM PER VALUTARE IL TUO PROGETTO!

CLICCA SUL PULSANTE QUI SOTTO E PRENOTA LA CALL DALLE DISPONIBILITA’ IN CALENDARIO:
Corrado Manenti, il designer dei designer, mette in mostra il suo lavoro in Elementor Articolo singolo #3277.
0 0 votes
Punteggio articolo
Abbonarsi
Notificami
guest
0 Commenti
Il più vecchio
Più recente I più votati
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti

Parlano di noi

Alcune delle principali testate giornalistiche hanno già iniziato a parlare del nostro progetto e dei nostri clienti con grande entusiasmo e attenzione. Questa risonanza mediatica è la testimonianza del nostro impegno e della nostra professionalità nel promuovere il made in Italy nel mondo. In breve tempo siamo diventati un punto di riferimento per tutto il segmento degli stilisti emergenti 

Scarica il materiale GRATUITO sul Canvas

Tablet che mostra una pubblicità di strumenti aziendali di design di moda e lead magnet circondata da vari articoli e immagini legati alla moda.
Guida + Fashion Business Designer Canvas
Un uomo in abito in piedi accanto a un manichino per un blog di moda.